Categorie Archivi: Detti e Motti Milanesi

Indecenza

Consciàa m’el strasc del moletta
Il moletta è l’arrotino, che ripulisce le lame arrotate in uno straccio penzolante dal carretto, sudicio e tagliuzzato.
Si dice di persona in condizioni fisiche e igieniche precarie.

Leonardo e discepoli

El litter in quater
Il monumento a Leonardo da Vinci, che adorna Piazza della Scala, fu inaugurato nel 1872.
Rappresenta l’artista e i suoi quattro discepoli, Cesare da Sesto, Marco d’Oggiono, Giannantonio Boltraffio, Andrea Salaino.
Constatando l’alta figura di Leonardo che grandeggia sopra gli allievi, i milanesi ne hanno colto l’immagine della bottiglia del litro di vino servito nelle osterie, posta in mezzo a quattro persone.

Intrappolato

M’hann faa su…!
Chi è venuto a trovarsi impegolato in una situazione senza uscita, chi ha dovuto subire la dialettica dell’interlocutore, chi ritiene di essere stato raggirato, cita questo detto, derivante dall’arte di avvolgere, fare su,  il filo del gomitolo.

Ringraziamento

Segnass col gòmbet
Il detto è usato per chi se l’è cavata con grande fortuna, allora può farsi il segno di Croce con il gomito, gesto straordinario per ringraziare la Provvidenza che l’ha aiutato nella sua esperienza.

Gazzosa

La gagna
Il termine si riferisce a quando la bottiglia della gazzosa era chiusa con una pallina di vetro verde, detta gagna, più pesante e più grossa delle normali biglie di terracotta.