Nato nel 1901 da famiglia di antica origine emiliana, muore a 92 anni nel dicembre del 1982.
Avvocato di fervido ingegno e studioso di psicologia giudiziaria.
Si dedicava anche alle arti figurative (pittura e scultura) oltre che alle lettere.
Sono suoi alcuni lavori teatrali: L’aria del dopoguerra, Legna e carboni, vedova Ballabio, L’avocatt di lader e scritti di cronaca e di storia in parte romanzate come Il giallo della stretta Bagnera, la ricerca scientifica su Il vero castello dell’Innominato manzoniano, identificato con Francesco Ferdinando Visconti, che aveva la sua residenza milanese in Palazzo Visconti al trivio tra via Circo, Via Cappuccio e via Lanzone; Letteratura milanese dalle origini al Porta (in collaborazione col Prof. Claudio Beretta).”

In vernacolo milanese ha pubblicato i libri di versi

Ai temp di caròtol e del baston,
Milan di poveritt
I cinquanta sonett del Pedrin Pepiatt
Milan e poeu pù (1978)
e testi in prosa come:
Parla el Luisin Tassista (in collaborazione con Luigi Carcano) e la traduzione recitabile di tutti i colloqui più famosi de “I Promessi Sposi”.
Altri scritti:
Uomini in pena (1943 – il suo primo libro dedicato all’ambiente dei carcerati ed al loro gergo),
La sciostrera,
Insci parla la mala (dizionario)