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Pasticceria Marchesi

Nata nel 1824, è uno dei pochi locali ad aver mantenuto la sede originaria.
Mentre si sono perse le tracce del primo proprietario, è del 1880 l’inizio della gestione di Angelo Marchesi, già dipendente del locale.
Dopo quattro generazioni, è un altro Angelo, nipote del fondatore, a gestire attualmente la bottega.
La sede della ditta è una palazzina borghese del XIX secolo.
Si deve ad un’altra componente della famiglia Marchesi, Mariuccia, la strenua difesa degli arredi originari, tra i quali spiccano il bancone in legno e vetro, la cassa in legno, il soffitto a cassettoni.
L’attività è distribuita su tre livelli: al primo piano, si trova il laboratorio, al secondo il reparto confezionamento prodotti, al terzo l’archivio storico.
I prodotti tipici dei Marchesi sono il panettone, che si può consumare tutto l’anno; le numerose qualità di cioccolato; una trentina di tipi diversi di torte e dolci di rigorosa tradizione lombarda.
La sperimentazione nel repertorio dolciario è il segno distintivo di questa azienda, nel senso di lanciare possibili variabili di ricette classiche.
L’attenzione cromatica per il packaging è studiata nei minimi dettagli.
Pasticceria Marchesi è oggi un’istituzione all’interno del quartiere di Porta Magenta.
Non essendo possibile la consumazione ai tavoli, diviene il luogo ideale per una rapida sosta all’insegna della qualità e del buon gusto.

  

Edicola Magni

L’edicola nasce nel 1915 in Largo Augusto.
Dal 1979, l’attività è gestita da Maurizio Magni, che l’ha ereditata dalla famiglia: è il nonno Luigi a iniziare la tradizione degli edicolanti, aprendo una rivendita in Piazza Santo Stefano.
Il chiosco è stato recentemente ampliato, una scelta nata dalla necessità di esporre tutto il materiale in maniera migliore per i lettori.
Entrando in edicola, saltano all’occhio gli indicatori delle varie tipologie di giornali. Davanti, vi sono i tavolini coi libri.
Magni si avvale di un bravo ed efficiente collaboratore: Giorgio Tovani, 30 anni di esperienza nella bottega di Largo Augusto.

Margherita

Teresa Bussari si sposa a Milano con Carlo Conti.
Ha da lui due figli, Giulio e Ferdinando.
Rimasta vedova, decide, nel primo dopoguerra, di aprire una bottega di prodotti sanitari, in Corso Buenos Aires.
Ha successo e apre, nel 1932, un’altra bottega, in via Santa Margherita, da cui il nome dell’insegna.
Prima del secondo conflitto mondiale, subentrano i figli, in un’impresa che è ormai diventata florida e ne costituiscono una società; Ferdinando la rileverà completamente alla scomparsa dei suoi familiari.
Nel 1968, la ditta si trasferisce nell’attuale sede di Corso Europa; negli anni 80, chiude il negozio di Corso Buenos Aires.
Ai genitori, succede nella gestione la figlia Teresa.

Panificio Pasticceria Lia

Dal 1907 Maria Arienti e dal 1989 Lia Silini proseguono la tradizione della panificazione in via Cappuccio 22, succedendo a Antonio e Dante Clerici, venditori di michette e francesini, cultori assoluti del dialetto milanese.

Ancora oggi, i francesini vengono prodotti a mano uno per uno.

Tra le specialità della casa, vi sono le pizzette tonde, preparate con la pasta francese.

Anche la pasticceria sa proporre la tradizione di ricette antiche, come quella delle sfoglie, che Lia custodisce gelosamente.

Altri sapori svela la biscotteria: lingue di gatto, biscotti ungheresi, gli occhi di bue, biscotti alla farina di riso. Per questi ultimi, Lia ha addirittura riscoperto la macinazione a pietra del riso nero.

Da sempre, presente in negozio è la statua di Sant’Antonio Abate, protettore dei panificatori.

Hotel principe di Savoia

Nel 1927, viene inaugurato questo hotel, costruito dall’architetto cesare tenca, nella zona all’epoca periferica di piazzale fiume, oggi piazza della repubblica, luogo ideale per gli spostamenti veloci degli uomini d’affari.
L’albergo è stato ampliato dopo il 1950 con l’aggiunta di due ali ed interamente rinnovato nel 1992.
La facciata evoca l’architettura della galleria vittorio emanuele II.
Negli arredi, è evidente di voler mantenere lo spirito del primo 900.
Dal 2003, è gestito dal gruppo dorcester.
Degna di un principe è la suite presidenziale, di 500 mq, una delle più grandi d’europa.
Molti sono gli ospiti illustri che hanno abitato una delle 404 stanze dell’hotel, da Chaplin a evita peron, da agnelli a liz taylor, sebbene per vocazione la struttura, fin dalle origini, ha puntato su una clientela di uomini d’affari.
Lo testimonia il moderno business center.